sabato 7 ottobre 2023
Ieromartire Ioann Pankratovič
martedì 3 ottobre 2023
Monaca martire Aleksandra Khvorostiannikova
martedì 22 agosto 2023
Il diacono con la voce vellutata
mercoledì 19 luglio 2023
Beatomartire Evfimij (Lubovicev)
Nacque nel 1875
a Buda Monastyrskaia della provincia di Žizdra della regione di Kaluga nella
famiglia del contadino agiato Alexej Lubovicev e fu battezzato con il nome di Evfimij.
Quando nel 1914 fu iniziata la 1 Guerra mondiale, fu
chiamato sotto le armi, servì in un ospedale militare e fu fatto prigioniero. Dopo
la Guerra, nel 1918 fece ritorno al monastero Optina pustyn’, che poco dopo fu chiuso
e trasformato in museo. Qui lavorò fino al 1920, poi visse a Koselsk, facendo
vari lavori. Nel 1928 fu tonsurato ieromonaco con il nome di Evfimij.
Officiò a Spas-Demensk, poi a Bobrov.
Il 16 marzo
1931 fu arrestato e messo nella prigione a Briansk.
L’inquirente gli
chiese di fare la spia sul sacerdote del villaggio vicino, Nikolaj Mansvetov, arrestato
poco prima di padre Evfimij. Disse che padre Nikolaj era un uomo semplice e che
trattava bene la gente, soprattutto i poveri. L’inqurente gli chiese che cosa
pensava dei kolkhoz.
- Penso, – rispose
padre Evfimij, – che io non possa andare al kolkhoz, perché non sono sano; i kolkhoz
dipendono dalla volontà di Dio, e nella Scrittura non ho trovato nulla sui
kolkhoz, ma siccome la Scrittura non dice nulla, i kolkhoz non debbono dunque
esistere».
L’inquirente gli
chiese, se faceva propaganda contro i kolkhoz.
Padre Evfimij
rispose:
– Sono venute
da me alcune donne povere e mi hanno chiesto, se potevano andare al kolkhoz. Ho
risposto loro: come volete, però la Scrittura non dice niente sui kolkhoz, e
siccome la Scrittura non dice niente, non è cosa di Dio, ma del diavolo... Sono
contento di essere stato in carcere per 13 giorni, perché soffro per la fede. La
Scrittura dice di soffrire per la fede.
Non si riconobbe
colpevole di attività antisovietica con obiettivo di rovesciare il potere
sovietico. Disse:
- Il potere sovietico
in Russia è una prova che viene da Dio e una pena da parte di Dio al popolo
russo, che ha dimenticato la fede in Cristo, lo Zar Celeste...
giovedì 22 giugno 2023
Ieromartire Andronik (Nikolskij)
sabato 17 giugno 2023
Ieromartire Piotr Beliaiev
Al Grande Mercoledì il 18 aprile (1 maggio) 1918 i bolscevichi fecero il comizio ateistico presso la fabbrica a Kaslinsk. Nessuno dei parrocchiani difese la chiesa.
Il 3 giugno 1918 il padre Pjotr celebrò la Liturgia e, dopo aver officiato il rito funebre di un parrocchiano, accompagnò i presenti fino al cimitero. Si sentì una sparatoria tra i militari della Guardia Rossa e milizie irregolari. Dopo essere ritornato dal cimitero il sacerdore fu arrestato e fucilato subito dopo l’arresto presso la fabbrica a Kaslinsk.
martedì 13 giugno 2023
Ieromartire Vassilij Smolenskij
sabato 27 maggio 2023
Ieromartire Piotr Roždestvin
venerdì 14 aprile 2023
Ieromartire Serghij Zavarin
Nacque nel 1885 a Voznessenskoie della regione di Yaroslavl in una famiglia sacerdotale. Dopo il Seminario teologico di Yaroslavl fu ordinato prete ed officiò a Kopor’je, poi fu mandato alla parrocchia di suo padre.
A partire dal 1927 il nuovo potere lo sottopose a grandi multe per ragioni assurde, cercando di fargli perdere la dignità di sacerdote, chiedendo ai falsi testimoni di scrivere delazioni, accusandolo di resistenza alla collettivizzazione.
Nel 1937 fu arrestato durante l’ufficio divino e dopo la perquisizione della casa fu mandato in prigione insieme ai suoi 2 figli.
La «trojka» dell’NKVD lo condannò a 10 anni di detenzione in un campo di lavori forzati.
L’arciprete Serghij Zavarin morì in detenzione il 14 aprile 1938 e fu sepolto in una tomba ignota.martedì 11 aprile 2023
Ieroconfessore Mikhail Viktorov
venerdì 7 aprile 2023
Patriarca Tikhon
Il futuro Patriarca Tikhon si chiamava al secolo Vassilij Bellavin. Nacque il 19 gennaio / 1 febbraio a Klin nei pressi di Toropets nella regione di Pskov, nella famiglia del sacerdote della chiesa di Trasfigurazione. Passò la sua infanzia tra i contadini, dei quali vide il lavoro.
Finì il Seminario a Pskov, quindi
l’Accademia Teologica a San Pietroburgo.
Nel 1888 fu inviato come
insegnante al Seminario Teologico a Pskov.
Nel 1891 fu tonsurato monacò
con il nome Tikhon, in onore del suo santo preferito, Tikhon di Zadonsk. Fu
ordinato ieromonaco e mandato al Seminario di Kholmsk (Diocesi di Varsavia), in
cui divenne il rettore. A 31 anni, nel 1897, fu consacrato vescovo di Lublin, il
vicario della diocesi di Varsavia.
Poco dopo fu nominato
arcivescovo di Alaska (USA). Officiava in lingua inglese, in cui scrisse molti
testi di officiature.
Nel 1907 l’arcivescovo Tikhon
fu inviato alla Diocesi di Yaroslavl (Russia).
Il 22 dicembre 1913 fu inviato
alla Diocesi di Vilno.
Il Concilio di tutta la
Russia deliberò di ripristinare la carica di patriarca, scelto con il sorteggio.
Il 5/18 novembre 1917 alla Liturgia
nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, davanti all’icona della Madre di Dio
di Vladimir, portata appositamente dalla Cattedrale dell’Assunzione del
Cremlino, fu messo lo scrigno con i nomi dei candidati. Dopo la Liturgia l’abate
dell’eremo di Smolensk, lo ieromonaco asceta Alexij, estrasse il nome. Il futuro
ieromartire metropolita di Kiev Vladimir pronunciò ad alta voce: «Il metropolita
Tikhon». L'intronizzazione del Patriarca Tikhon fu compiuta nel giorno dell’Ingresso
al tempio della Madre di Dio nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino a
Mosca.
I bolscevichi presero quindi il potere. I rapporti tra la Chiesa Ortodossa Russa e i bolscevichi furono conflittuali. Il Patriarca Tikhon fu sottoposto agli arresti domicialiari nel monastero Donskoj a Mosca.
Morì il 25 marzo / 7 aprile 1925.
mercoledì 5 aprile 2023
Ieromartire Konstantin Sniatinovskij
giovedì 30 marzo 2023
Ieromartire Viktor Kiranov
mercoledì 29 marzo 2023
Ieromartire Mikhail Bogoslovskij
Nel 1924 fu arrestato. Gli inquirenti non riuscirono però a provare la
sua colpa, e fu liberato.
lunedì 27 marzo 2023
Ieromartire Grigorij Pospelov
A marzo 1921 i marinai della guarnigione di Kronštadt iniziarono una rivolta contro i bolscevichi. L’arciprete Grigorij celebrò l’officio funebre per i morti. Dopo aver represso la rivolta i bolscevichi iniziarono arresti. Uno dei soldati della Guardia Rossa scrisse di aver trovato alcuni suoi scritti che contenevano beffe sui leader dei bolscevichi.
L’arciprete Grigorij fu arrestato e incarcerato a Kronštadt. Durante le indagini negò tutte le false accuse. Poi gli scritti beffardi (che erano stati ottenuti furtivamente) furono tolte dalla causa penale.
Fu condannato alla fucilazione. L’arciprete Grigorij Pospelov fu fucilato subito dopo la condanna nel cortile della prigione di Kronštadt. Durante la fucilazione stringeva fortemente la croce che non lasciò nonostante i comandi e gli urti dei soldati.
martedì 14 marzo 2023
Ieromartire Vasilij Nikitskij
Padre Vasilij officiava in varie chiese, aiutava i bisognosi, dava da
leggere libri spirituali.
Nel 1929 un dipendente dell'ufficio segreto dell'OGPU di Mosca scrisse che il sacerdote «alle riunioni «si lavorava»
l’opinione pubblica contro la chiusura della chiesa». Tutte le delazioni
contenevano solo numerosi sospetti e supposizioni, ma il nuovo potere
trattava come un delitto lo sforzo di non permettere la chiusura delle
chiese.
raccolta del legname. Dopo l’esilio continuò a officiare nelle chiese. Fu fucilato il 14 marzo 1938 e sepolto in una fossa comune ignota al poligono di Butovo nei pressi di Mosca.
lunedì 13 marzo 2023
Ieromartire Serghij Uvitski
venerdì 10 marzo 2023
Ieromartire Ioann (Pašin)
pregiudizi religiosi».
Ieromartire Aleksandr Vinogradov
Lo ieromartire Aleksandr nacque il 30 agosto 1883 a Staninskaja, nella provincia di Egor'evsk della regione di Rjazan', in una famiglia di contadini. Finì la scuola parrocchiale e fino al 1910 lavorò come tessitore presso la fabbrica di Kniazev a Egor'evsk e, dato che la fabbrica era vicina al villaggio, fece anche il contadino. Nel 1910 iniziò a servire come sagrestano. Il segretario del Soviet di villaggio, Jur'evskij, lo caratterizzò così nella sua lettera scritta nel 1938 all'NKVD: «Padre Aleksandr è riuscito a persuadere i dipendenti del kolkhoz che non si vive bene, che non c’è nulla da mangiare: i dipendenti del kolkhoz gli hanno dato latte, ricotta, uova». Quando gli chiesero di pagare la tassa, riuscì a insistere a farla revocare, perché era ormai anziano. Però il Soviet di villaggio notò che il sacerdote non aveva raggiunto i 60 anni, e gli chiese di dare allo Stato 60 kg di carne come tassa. Nel giorno di Natale, il 7 gennaio, quando alla chiesa erano arrivate 300 persone, si rivolse ai parrocchiani: «Ortodossi, aiutatemi! Mi fanno pagare tante tasse, non è possibile vivere. Se non le pagherò in tempo sarò arrestato, e la chiesa sarà chiusa». Dopodiché cominciò a chiedere soldi e raccolse ben 500 rubli. Quando gli chiesero nuovamente di pagare la tassa, disse che, secondo la nuova Costituzione, aveva stessi diritti degli altri, e che la sua era una famiglia di militari della guardia rossa, perché suo figlio prestava servizio in Estremo Oriente.
Una testimone disse che, quando avevano distrutto una chiesa, il padre Aleksandr aveva detto: «Per la distruzione della chiesa sarete puniti da Dio», e i dipendenti del kolkhoz si sdegnarono, perché pensavano che il potere sovietico volesse chiudere la chiesa.
Il 27 febbraio del 1938 il padre Aleksandr fu arrestato e interrogato.
– Cosa pensa del potere sovietico?
– Ne sono contento.
– Ha detto il 7 gennaio ai credenti: «Ortodossi, aiutatemi! Mi fanno pagare tante tasse, non è possibile vivere. Il potere sovietico ci opprime per farci rifiutare la religione»?
– Il 7 gennaio durante l'ufficio mi sono rivolto ai credenti chiedendo il permesso di far girare in chiesa un piatto delle offerte. I credenti me l'hanno permesso, e ho raccolto una somma. Ma non ho detto di essere stato obbligato a pagare le tasse perché ci fanno rifiutare la religione.
– Durante la distruzione della vecchia chiesa ha detto: «Per la distruzione della chiesa sarete puniti da Dio»?
– No, non l'ho detto a nessuno.
– Lei riconosce la sua colpa di attività controrivoluzionarie antisovietiche?
– No. Non ho mai fatto una tale propaganda.
Il 10 marzo del 1938 il sacerdote Aleksandr Vinogradov fu fucilato e sepolto in una fossa comune ignota al poligono di Butovo nei pressi di Mosca.