sabato 7 ottobre 2023

Ieromartire Ioann Pankratovič

Lo ieromartire Ioann Pankratovič, presbitero († 1937) nacque nel 1870 a Kletsk, nella provincia di Slutsk della regione di Minsk. Tra gli anni ‘20 e la prima metà degli anni ‘30 fu il parroco della chiesa della santa Protezione della Madre di Dio a Čiževič (oggi nella regione di Soligorsk). Dopo la chiusura della chiesa nel 1934, padre Ioann celebrò segretamente battesimi, funerali e altre funzioni.
Quando fu avviato il censimento della popolazione dell'Unione sovietica, padre Ioann  disse ai parrocchiani di scrivere sul questionario che erano ortodossi.
Il 23 agosto 1937 fu arrestato e accusato di «celebrare sacramenti, viaggiare tra villaggi e fare propaganda per riaprire le chiese». All'interrogatorio padre Ioann si comportò con coraggio, e non rinnegò la sua dignità di sacerdote.
Il 6 ottobre 1937 fu fucilato a Slutsk.

martedì 3 ottobre 2023

Monaca martire Aleksandra Khvorostiannikova

Nel 1915 la santa Aleksandra Khvorostiannikova entrò come novizia nella comunità delle monache di san Nicola della regione di Kaluga. Dopo la chiusura della comunità nel 1918, visse per 2 anni nel villaggio nativo di S'janovo della provincia di Serpukhov (regione di Mosca), poi fece la domestica, e nel 1925 iniziò a lavorare in una fabbrica tessile.
Nel 1938 fu arrestata per «propaganda contro il potere sovietico» e fu messa in carcere. Durante l'interrogatorio confermò di aver detto ai dipendenti della fabbrica: dal punto di vista economico, quando c'era lo zar, i dipendenti vivevano meglio; non si deve credere ai comunisti, che dicono che Dio non esiste; Dio esiste, e i comunisti bruceranno all'inferno; i comunisti chiudono le chiese e mettono i sacerdoti in carcere, ma i sacerdoti vanno difesi.
La «trojka» del NKVD la condannò a 10 anni di detenzione presso il BAMlag, in cui morì nel 1943 e fu sepolta in una tomba ignota.

martedì 22 agosto 2023

Il diacono con la voce vellutata

Lo ieromartire Vjacheslav Lukanin, laureato della scuola teologica e dei corsi di maestri di cappella della diocesi di Perm’, aveva una voce molto buona, «vellutata». Per motivi di salute non finì il Seminario teologico di Perm’, ma gli fu lasciato un grado di alto dignitario come maestro di coro della cappella dello stesso Seminario e della scuola. Malgrado le sue malattie, Vjacheslav reagiva sempre alle richieste di aiuto, e aiutava ad organizzare cappelle popolari, di bambini e parrocchiali. Su richiesta dei parrocchiani della fabbrica Motovilikhinskij nel 1915 fu ordinato diacono. A marzo del 1918 fu inviato come maestro di cappella alla fabbrica di Nev'jansk della regione di Ekaterinburg. Poco prima della festa della Trasfigurazione del Signore padre Vjacheslav, i parrocchiani e i pellegrini giunti alla festa patronale della cattedrale a Nev'jansk, furono arrestati dal distaccamento rivoluzionario «Aquile rosse». Il 19 agosto, quando avrebbero dovuto officiare, lui e gli altri arrestati furono costretti a scavare le proprie fosse dietro l’altare della cattedrale. Quando padre Vjaceslav entrò nella cattedrale per pregare, fu ucciso con un colpo alle spalle davanti a un'icona.

mercoledì 19 luglio 2023

Beatomartire Evfimij (Lubovicev)

Nacque nel 1875 a Buda Monastyrskaia della provincia di Žizdra della regione di Kaluga nella famiglia del contadino agiato Alexej Lubovicev e fu battezzato con il nome di Evfimij.

Quando nel 1914 fu iniziata la 1 Guerra mondiale, fu chiamato sotto le armi, servì in un ospedale militare e fu fatto prigioniero. Dopo la Guerra, nel 1918 fece ritorno al monastero Optina pustyn’, che poco dopo fu chiuso e trasformato in museo. Qui lavorò fino al 1920, poi visse a Koselsk, facendo vari lavori. Nel 1928 fu tonsurato ieromonaco con il nome di Evfimij.

Officiò a Spas-Demensk, poi a Bobrov.

Il 16 marzo 1931 fu arrestato e messo nella prigione a Briansk.

L’inquirente gli chiese di fare la spia sul sacerdote del villaggio vicino, Nikolaj Mansvetov, arrestato poco prima di padre Evfimij. Disse che padre Nikolaj era un uomo semplice e che trattava bene la gente, soprattutto i poveri. L’inqurente gli chiese che cosa pensava dei kolkhoz.

- Penso, – rispose padre Evfimij, – che io non possa andare al kolkhoz, perché non sono sano; i kolkhoz dipendono dalla volontà di Dio, e nella Scrittura non ho trovato nulla sui kolkhoz, ma siccome la Scrittura non dice nulla, i kolkhoz non debbono dunque esistere».

L’inquirente gli chiese, se faceva propaganda contro i kolkhoz.

Padre Evfimij rispose:

– Sono venute da me alcune donne povere e mi hanno chiesto, se potevano andare al kolkhoz. Ho risposto loro: come volete, però la Scrittura non dice niente sui kolkhoz, e siccome la Scrittura non dice niente, non è cosa di Dio, ma del diavolo... Sono contento di essere stato in carcere per 13 giorni, perché soffro per la fede. La Scrittura dice di soffrire per la fede.

Non si riconobbe colpevole di attività antisovietica con obiettivo di rovesciare il potere sovietico. Disse:

- Il potere sovietico in Russia è una prova che viene da Dio e una pena da parte di Dio al popolo russo, che ha dimenticato la fede in Cristo, lo Zar Celeste...

Nell’estate del 1931 padre Evfimij prese la tubercolosi nella prigione di Briansk. Morì dopo 5 giorni.

giovedì 22 giugno 2023

Ieromartire Andronik (Nikolskij)

Lo ieromartire Andronik fu tonsurato monaco con il benestare del santo Ioann di Kronštadt. Visse da anacoreta: osservava severamente il digiuno e pregava. Portava abiti semplici, non usava la sua carrozza da alto dignitario, e donò i cavalli alla cattedrale perché i sacerdoti potessero amministrare i sacramenti. Donò tutti i suoi soldi ai poveri. Nel 1914 divenne metropolita di Perm’. Fece il missionario tra i vecchi credenti, costituì un corso per smascherare la miscredenza e il socialismo. Quando il potere contrario a Dio si mise ad attaccare la Chiesa, il santo lo smascherò con coraggio nelle sue prediche, dicendo: «
Аrriveranno alle porte delle chiese e delle sagrestie solo passando sopra il mio cadavere». Per arrestarlo fu introdotta nella città la legge marziale. Il 20 giugno fu interrato vivo e fucilato attraverso lo strato di suolo.

sabato 17 giugno 2023

Ieromartire Piotr Beliaiev

Nacque nel 1874. Dopo il Seminario teologico a Vladimir nel 1895 divenne sagrestano della chiesa della Dormizione della Madre di Dio a Karačarovo della provincia di Vladimir, e nel 1897 fu ordinato prete. Dopo il 1900 officiò nella regione di Ekaterinburg. Era noto come gran lavoratore.

Al Grande Mercoledì il 18 aprile (1 maggio) 1918 i bolscevichi fecero il comizio ateistico presso la fabbrica a Kaslinsk. Nessuno dei parrocchiani difese la chiesa.

Il 3 giugno 1918 il padre Pjotr celebrò la Liturgia e, dopo aver officiato il rito funebre di un parrocchiano, accompagnò i presenti fino al cimitero. Si sentì una sparatoria tra i militari della Guardia Rossa e milizie irregolari. Dopo essere ritornato dal cimitero il sacerdore fu arrestato e fucilato subito dopo l’arresto presso la fabbrica a Kaslinsk.

martedì 13 giugno 2023

Ieromartire Vassilij Smolenskij

Fu il sacerdote della chiesa al nome dell’Icona di Kasan’ della Madre di Dio
а Lamišino della provincia di Zvenigorod. Nel 1929 fu arrestato per l’accusa della «propaganda antisovietica» e fu deportato ad Onega. Nel 1933 è ritornò dalla deportazione e si sistemò a Kholmets della provincia di Šakhovskoe, in cui officiava nella chiesa al nome del San Nikola fino alla sua chiusura. Quando nel 1941 il borgo era occupato dai fascisti tedeschi, il padre Vassilij si riprese ad officiare. Nella sua casa si sistemò il quartiere generale tedesco. Nel 1942 a Kholmets entrò l’esercito della Guardia Rossa, e l’arciprete Vassilij fu arrestato per l’accusa di collaborazione con i tedeschi. Durante la perquisizione gli furono trovati alcuni giornali fascisti e banconote tedesche. L’arciprete Vassilij morì nell’ospedale della prigione di Taganka e fu sepolto in una tomba ignota.

sabato 27 maggio 2023

Ieromartire Piotr Roždestvin

L
arciprete Piotr nacque nel 1897 nella regione di Riasan. Per la prima volta fu arrestato nel 1930 per inadempimento delle esigenze da consegnare i prodotti agricoli e condannato a 5 anni di esilio, ma, siccome il periodo di pena non fu previsto dalla legge, fu giustificato e liberato. Per la seconda volta fu arrestato nel periodo delle persecuzioni della Chiesa Ortodossa Russa – il 30 novembre 1937 e fu detenuto nella prigione di Taganka a Mosca.
Il 5 dicembre 1937 la troika del NKVD lo condannò a 10 anni di detenzione in un campo di lavori forzati, e fu inviato al campo Mariinskij, che fece parte del Siblag, in cui arrivò il 31 dicembre 1937. Morì il 27 maggio 1939 nel reparto di Baim del Siblag e fu sepolto in una tomba ignota.

venerdì 14 aprile 2023

Ieromartire Serghij Zavarin

Nacque nel 1885 a Voznessenskoie della regione di Yaroslavl in una famiglia sacerdotale. Dopo il Seminario teologico di Yaroslavl fu ordinato prete ed officiò a Kopor’je, poi fu mandato alla parrocchia di suo padre.

A partire dal 1927 il nuovo potere lo sottopose a grandi multe per ragioni assurde, cercando di fargli perdere la dignità di sacerdote, chiedendo ai falsi testimoni di scrivere delazioni, accusandolo di resistenza alla collettivizzazione.

Nel 1937 fu arrestato durante l’ufficio divino e dopo la perquisizione della casa fu mandato in prigione insieme ai suoi 2 figli.

La «trojka» dell’NKVD lo condannò a 10 anni di detenzione in un campo di lavori forzati.

L’arciprete Serghij Zavarin morì in detenzione il 14 aprile 1938 e fu sepolto in una tomba ignota.

martedì 11 aprile 2023

Ieroconfessore Mikhail Viktorov

Nacque nel 1871 a Bološnevo, nella provincia e regione di Riasan’, nella famiglia dell’arciprete Ioann Viktorov. Finì il Seminario teologico di Riasan’, dopodiché fu ordinato chièrico della chiesa a Bološnevo. La chiesa era stata costruita con l’attiva partecipazione del suo primo parroco, l’arciprete Ioann Viktorov, e non c’è da sorprendersi che il sacerdote Mikhail abbia continuato il servizio di suo padre come parroco.
Fu arrestato il 17 gennaio 1930. Fu condannato a 3 anni di campi di concentramento al Nord. Fu mandato al campo speciale a Solovki, in cui mori dopo 3 anni, quando l’amministrazione giunse il documento della sua liberazione.

venerdì 7 aprile 2023

Patriarca Tikhon


Il futuro Patriarca Tikhon si chiamava al secolo Vassilij Bellavin. Nacque il 19 gennaio / 1 febbraio a Klin nei pressi di Toropets nella regione di Pskov, nella famiglia del sacerdote della chiesa di Trasfigurazione. Passò la sua infanzia tra i contadini, dei quali vide il lavoro.

Finì il Seminario a Pskov, quindi l’Accademia Teologica a San Pietroburgo.

Nel 1888 fu inviato come insegnante al Seminario Teologico a Pskov.

Nel 1891 fu tonsurato monacò con il nome Tikhon, in onore del suo santo preferito, Tikhon di Zadonsk. Fu ordinato ieromonaco e mandato al Seminario di Kholmsk (Diocesi di Varsavia), in cui divenne il rettore. A 31 anni, nel 1897, fu consacrato vescovo di Lublin, il vicario della diocesi di Varsavia.

Poco dopo fu nominato arcivescovo di Alaska (USA). Officiava in lingua inglese, in cui scrisse molti testi di officiature.

Nel 1907 l’arcivescovo Tikhon fu inviato alla Diocesi di Yaroslavl (Russia).

Il 22 dicembre 1913 fu inviato alla Diocesi di Vilno.

Il Concilio di tutta la Russia deliberò di ripristinare la carica di patriarca, scelto con il sorteggio.

Il 5/18 novembre 1917 alla Liturgia nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, davanti all’icona della Madre di Dio di Vladimir, portata appositamente dalla Cattedrale dell’Assunzione del Cremlino, fu messo lo scrigno con i nomi dei candidati. Dopo la Liturgia l’abate dell’eremo di Smolensk, lo ieromonaco asceta Alexij, estrasse il nome. Il futuro ieromartire metropolita di Kiev Vladimir pronunciò ad alta voce: «Il metropolita Tikhon». L'intronizzazione del Patriarca Tikhon fu compiuta nel giorno dell’Ingresso al tempio della Madre di Dio nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino a Mosca.

I bolscevichi presero quindi il potere. I rapporti tra la Chiesa Ortodossa Russa e i bolscevichi furono conflittuali. Il Patriarca Tikhon fu sottoposto agli arresti domicialiari nel monastero Donskoj a Mosca.

Morì il 25 marzo / 7 aprile 1925.

mercoledì 5 aprile 2023

Ieromartire Konstantin Sniatinovskij

Nel 1888 fu ordinato prete della chiesa del santo metropolita Piotr di Mosca a Pereslavl-Zalesskij e qui officiò per 30 anni. Era noto come predicatore e benefattore generoso. Dopo il colpo di stato il potere nella città fu preso dal commissario Sokolov, che nel descrivere i beni del «paradiso comunista» diceva al popolo che il nuovo potere «trasforma in pani pure le pietre». Nel febbraio 1918 nella città si esaurirono tutte le riserve. I dipendenti dello stabilimento «Eco rosso» dopo aver raccolto molte pietre arrivarono al palazzo del Comune e chiesero a Sokolov di adempiere alla sua promessa. Il «taumaturgo» fuggì, e una spedizione punitiva schiacciò la rivolta popolare. Padre Konstantin fu arrestato ed ucciso, il suo corpo fu lasciato per strada. Le circostanze della sua morte furono confermate al Concilio di tutta la Russia negli anni 1917–1918.

giovedì 30 marzo 2023

Ieromartire Viktor Kiranov

Nacque a Manuilovka della provincia di Berdiansk della regione Taurica nella famiglia del sacerdote Mikhail Kiranov; i suoi antenati furono bulgari trasferitisi in Russia nel 1830 per salvarsi dai turchi.
Fu arrestato nel 1937 per la resistenza alla chiusura della chiesa della santa Protezione a Berdiansk. Nel 1939 dalla prigione di Zaporož’je fu mandato a un campo di lavori forzati nella regione di Novossibirsk.
Con l’inizio della Grande Guerra patriottica lo stato dei detenuti peggiorò bruscamente, moltissimi morirono senza un appoggio dei familiari, che stavano ancora peggio.
L’arciprete Viktor Kiranov morì nel campo Temnikovskij il 30 marzo 1942 e fu sepolto in una tomba ignota.

mercoledì 29 marzo 2023

Ieromartire Mikhail Bogoslovskij

Nacque a Soški della provincia di Lipetsk della regione di Tambov nella 
famiglia del sagrestano Konstantin Bogoslovskij. Finì il Seminario teologico a Tambov, l'Accademia Teologica a San Pietroburgo e fu mandato ad insegnare teologia morale e dogmatica presso il Seminario Teologico Taurico a Simferopol (Crimea). Ma con l'arrivo dei bolscevichi il Seminario fu chiuso.
Durante i dibattiti religiosi vinceva sui suoi avversari atei.
Nel 1924 fu arrestato. Gli inquirenti non riuscirono però a provare la
sua colpa, e fu liberato.
Nel 1937 fu arrestato per una riunione parrocchiale contro la chiusura della chiesa. Fu condannato a 5 anni di detenzione nel campo di lavori forzati della regione di Novosibirsk. Morì il 28 marzo 1940 in detenzione e fu sepolto in una tomba ignota.

lunedì 27 marzo 2023

Ieromartire Grigorij Pospelov

Nacque il 12 dicembre 1877 nella famiglia di Ioann Pospelov, corista della Cappella di corte a San Pietroburgo. Nel 1900 finì il Seminario teologico a San Pietroburgo.

A marzo 1921 i marinai della guarnigione di Kronštadt iniziarono una rivolta contro i bolscevichi. L’arciprete Grigorij celebrò l’officio funebre per i morti. Dopo aver represso la rivolta i bolscevichi iniziarono arresti. Uno dei soldati della Guardia Rossa scrisse di aver trovato alcuni suoi scritti che contenevano beffe sui leader dei bolscevichi.

L’arciprete Grigorij fu arrestato e incarcerato a Kronštadt. Durante le indagini negò tutte le false accuse. Poi gli scritti beffardi (che erano stati ottenuti furtivamente) furono tolte dalla causa penale.

Fu condannato alla fucilazione. L’arciprete Grigorij Pospelov fu fucilato subito dopo la condanna nel cortile della prigione di Kronštadt. Durante la fucilazione stringeva fortemente la croce che non lasciò nonostante i comandi e gli urti dei soldati.

martedì 14 marzo 2023

Ieromartire Vasilij Nikitskij

Lo ieromartire Vasilij nacque nella famiglia del sagrestano Petr Nikitskij, che ebbe 9 figli. La famiglia era povera, tutti i loro beni erano la casa, 3 ettari di terra e una vacca. Nel 1905 il padre di Vasilij rimase disperso. Le sue ricerche non ebbero esito. Per mantenere i figli, sua madre li mise in un orfanotrofio, in cui si sistemò come cuoca.

Padre Vasilij officiava in varie chiese, aiutava i bisognosi, dava da
leggere libri spirituali.

Nel 1929 un dipendente dell'ufficio segreto dell'OGPU di Mosca scrisse che il sacerdote «alle riunioni «si lavorava» l’opinione pubblica contro la chiusura della chiesa». Tutte le delazioni contenevano solo numerosi sospetti e supposizioni, ma il nuovo potere trattava come un delitto lo sforzo di non permettere la chiusura delle chiese.

Padre Vasilij fu deportato per 3 anni nella regione di Vologda alla
raccolta del legname. Dopo l’esilio continuò a officiare nelle chiese. Fu fucilato il 14 marzo 1938 e sepolto in una fossa comune ignota al poligono di Butovo nei 
pressi di Mosca.

lunedì 13 marzo 2023

Ieromartire Serghij Uvitski

Lo ieromartire Sergij Uvitskij nacque nel 1881 a Khlebnikovo nella regione di Vjatka in una famiglia di maestri, e poi divenne sacerdote. All'OGPU (Dipartimento politico generale) arrivarono delazioni in cui era scritto: «Il sacerdote Uvitskij è differente dagli altri con le sue prediche, che tiene dopo ogni funzione per un'ora. Confronta il Vangelo con la vita di oggi. Ecco perché le prediche hanno carattere antisovietico...». Durante le indagini spiegò: «Nelle prediche ho parlato della perdita delle buone usanze cristiane, che si rivela nella rovina delle relazioni familiari, nell'irriverenza verso i genitori da parte dei bambini, nella scarsa serietà per la verginità e per il matrimonio, nella mancanza di rispetto per la dignità dell'uomo, che vediamo oggi così spesso. Ho detto anche che per questi motivi la vita diventa più difficile, colpita da vari disastri: malattie, ristrettezze economiche, rovina delle relazioni familiari, guerre. Ho invitato i credenti all'amore reciproco, alla conciliazione e al perdono totale, al ricordo della responsabilità di tutti davanti a Dio al suo Giudizio universale...». Di conseguenza, padre Sergij fu condannato a 5 anni di campo di concentramento. Nel 1931 padre Sergij fu trasferito al campo di Belbaltlag – per la costruzione del canale tra i mari Bianco e Baltico. Sua moglie riuscì ad avere un incontro con lui: le permisero 2 ore di incontro, e partì per il luogo di detenzione. Mentre camminava lungo il filo spinato, fu fermata da un anziano che andava all'incontro. Riconobbe a stento il padre Sergij: era tumefatto, i suoi capelli erano diventati bianchi e riusciva a malapena a muoversi. Fu il loro ultimo incontro. Lo ieromartire Sergij Uvitskij morì nel campo il 12 marzo 1932.

venerdì 10 marzo 2023

Ieromartire Ioann (Pašin)

Lo ieromartire Ioann (Pašin), vescovo di Ryl'sk, vicario della diocesi di Kursk, nacque l'8 maggio 1881 a Petrikov della regione di Minsk, figlio del sacerdote Dmitrij Pašin e di sua moglie Nadežda, figlia del sacerdote Vasilij Zavitnevič della chiesa di san Nicola a Skrygalov. All'età di 3 anni rimase senza il padre, di cui prese il posto il nonno. Finì la scuola teologica a Sluzk, poi l'Accademia teologica di Minsk.
Nel 1923 padre Ioann fu consacrato vescovo di Mosyr' e di Turov, vicario della diocesi di Minsk (sua moglie era morta nel 1915).
Nel 1926 fu arrestato, privato del diritto di abitare nelle città grandi ed esiliato da Petrikov. Per «attività antisovietiche in forma di gestione illegale della diocesi» il vescovo Ioann fu condannato a 3 anni d'esilio nella regione di Zyr'jansk.
Nel 1932, durante la resistenza alla campagna d'eliminazione della vita contadina e di organizzazione dei kolkhoz, fu condannato a 10 anni di detenzione in campo di concentramento.
Nel 1937, a motivo del sospetto dell'attacco delle croci fu nuovamente arrestato, gli furono tolti alcuni libri delle preghiere e un quaderno. Nel verdetto di condanna l'iassistente dell'ispettore investigativo della Sicurezza dello Stato scrisse: «Ivan Dmitrievič Pašin, nello scontare la pena presso l'Ukhtpečlag e nell'adempiere i lavori di giardinaggio nella città di Čib'ju, faceva propaganda controrivoluzionaria con l'uso di
pregiudizi religiosi».
Il vescovo Ioann (Pašin) fu fucilato l'11 marzo del 1938 a Čib'ju nella regione dei Komi e fu sepolto in una tomba ignota.

Ieromartire Aleksandr Vinogradov

Lo ieromartire Aleksandr nacque il 30 agosto 1883 a Staninskaja, nella provincia di Egor'evsk della regione di Rjazan', in una famiglia di contadini. Finì la scuola parrocchiale e fino al 1910 lavorò come tessitore presso la fabbrica di Kniazev a Egor'evsk e, dato che la fabbrica era vicina al villaggio, fece anche il contadino. Nel 1910 iniziò a servire come sagrestano. Il segretario del Soviet di villaggio, Jur'evskij, lo caratterizzò così nella sua lettera scritta nel 1938 all'NKVD: «Padre Aleksandr è riuscito a persuadere i dipendenti del kolkhoz che non si vive bene, che non c’è nulla da mangiare: i dipendenti del kolkhoz gli hanno dato latte, ricotta, uova». Quando gli chiesero di pagare la tassa, riuscì a insistere a farla revocare, perché era ormai anziano. Però il Soviet di villaggio notò che il sacerdote non aveva raggiunto i 60 anni, e gli chiese di dare allo Stato 60 kg di carne come tassa. Nel giorno di Natale, il 7 gennaio, quando alla chiesa erano arrivate 300 persone, si rivolse ai parrocchiani: «Ortodossi, aiutatemi! Mi fanno pagare tante tasse, non è possibile vivere. Se non le pagherò in tempo sarò arrestato, e la chiesa sarà chiusa». Dopodiché cominciò a chiedere soldi e raccolse ben 500 rubli. Quando gli chiesero nuovamente di pagare la tassa, disse che, secondo la nuova Costituzione, aveva stessi diritti degli altri, e che la sua era una famiglia di militari della guardia rossa, perché suo figlio prestava servizio in Estremo Oriente.

Una testimone disse che, quando avevano distrutto una chiesa, il padre Aleksandr aveva detto: «Per la distruzione della chiesa sarete puniti da Dio», e i dipendenti del kolkhoz si sdegnarono, perché pensavano che il potere sovietico volesse chiudere la chiesa.

Il 27 febbraio del 1938 il padre Aleksandr fu arrestato e interrogato.

– Cosa pensa del potere sovietico?

– Ne sono contento.

– Ha detto il 7 gennaio ai credenti: «Ortodossi, aiutatemi! Mi fanno pagare tante tasse, non è possibile vivere. Il potere sovietico ci opprime per farci rifiutare la religione»?

– Il 7 gennaio durante l'ufficio mi sono rivolto ai credenti chiedendo il permesso di far girare in chiesa un piatto delle offerte. I credenti me l'hanno permesso, e ho raccolto una somma. Ma non ho detto di essere stato obbligato a pagare le tasse perché ci fanno rifiutare la religione.

– Durante la distruzione della vecchia chiesa ha detto: «Per la distruzione della chiesa sarete puniti da Dio»?

– No, non l'ho detto a nessuno.

– Lei riconosce la sua colpa di attività controrivoluzionarie antisovietiche?

– No. Non ho mai fatto una tale propaganda.

Il 10 marzo del 1938 il sacerdote Aleksandr Vinogradov fu fucilato e sepolto in una fossa comune ignota al poligono di Butovo nei pressi di Mosca.

mercoledì 8 marzo 2023

Ieromartire Pavel Kušnikov

Uno dei primi nuovi martiri russi fu il prete Pavel Kušnikov. Nacque il 16 dicembre del 1880 in una famiglia sacerdotale. Nel 1913 fu ordinato diacono, poi prete e mandato come parroco alla chiesa Belskaja della provincia di Ustjug della regione di Novgorod. Nel 1917 nei suoi confronti fu scritta una denuncia che lo accusava di propaganda di disubbidienza al potere, ma dopo l’inchiesta fu assolto. Il 22 febbraio del 1918 fu nuovamente e improvvisamente arrestato e accusato di nascondere armi per la «guardia bianca» e il giorno dopo fu fucilato. Del suo decesso fece menzione il 9 aprile del 1918, durante il Concilio Panrusso, il metropolita Arsenij (Stadnitskij): «Sono triste di dare il messaggio che nella diocesi di Novgorod è stato ucciso un prete che conoscevo benissimo, padre Pavel Kušnikov». Il 13 aprile il patriarca Tikhon e i membri del Concilio fecero la commemorazione dei nuovi martiri. Il primo nome della lista della commemorazione fu quello dello ieromartire Vladimir di Kiev, il settimo (e primo dei preti) fu quello di Pavel Kušnikov.

Beato Atanasio di Pavlopetria

Il beato Atanasio di Pavlopetria, il Confessore, nacque a metà del secolo VIII in una famiglia ricca e pia a Costantinopoli. Quando era adolescente, decise di diventare monaco e, quando arrivò alla maggiore età, andò al monastero di Pavlopetria vicino alla città di Nicomedia. Ci visse per molti anni e divenne il suo superiore. Le sue imprese gloriose erano note a molta gente, compresa la famiglia dell'imperatore. Atanasio fu collaboratore del beato Teodoro lo Studita (come riferiscono le sue lettere) e di Giovanni (il superiore del monastero dei Catari a Itaca). Nell'epoca dell’imperatore iconoclasta Leone V l'Armeno (il periodo dell'iconoclastia dopo il VII Concilio Ecumenico) il santo fu perseguitato per la venerazione delle sante icone: fu flagellato per due volte e mandato in esilio. Però, nonostante tutto, il beato Atanasio non tradì l’Ortodossia. Morì nell'826.