venerdì 10 marzo 2023

Ieromartire Aleksandr Vinogradov

Lo ieromartire Aleksandr nacque il 30 agosto 1883 a Staninskaja, nella provincia di Egor'evsk della regione di Rjazan', in una famiglia di contadini. Finì la scuola parrocchiale e fino al 1910 lavorò come tessitore presso la fabbrica di Kniazev a Egor'evsk e, dato che la fabbrica era vicina al villaggio, fece anche il contadino. Nel 1910 iniziò a servire come sagrestano. Il segretario del Soviet di villaggio, Jur'evskij, lo caratterizzò così nella sua lettera scritta nel 1938 all'NKVD: «Padre Aleksandr è riuscito a persuadere i dipendenti del kolkhoz che non si vive bene, che non c’è nulla da mangiare: i dipendenti del kolkhoz gli hanno dato latte, ricotta, uova». Quando gli chiesero di pagare la tassa, riuscì a insistere a farla revocare, perché era ormai anziano. Però il Soviet di villaggio notò che il sacerdote non aveva raggiunto i 60 anni, e gli chiese di dare allo Stato 60 kg di carne come tassa. Nel giorno di Natale, il 7 gennaio, quando alla chiesa erano arrivate 300 persone, si rivolse ai parrocchiani: «Ortodossi, aiutatemi! Mi fanno pagare tante tasse, non è possibile vivere. Se non le pagherò in tempo sarò arrestato, e la chiesa sarà chiusa». Dopodiché cominciò a chiedere soldi e raccolse ben 500 rubli. Quando gli chiesero nuovamente di pagare la tassa, disse che, secondo la nuova Costituzione, aveva stessi diritti degli altri, e che la sua era una famiglia di militari della guardia rossa, perché suo figlio prestava servizio in Estremo Oriente.

Una testimone disse che, quando avevano distrutto una chiesa, il padre Aleksandr aveva detto: «Per la distruzione della chiesa sarete puniti da Dio», e i dipendenti del kolkhoz si sdegnarono, perché pensavano che il potere sovietico volesse chiudere la chiesa.

Il 27 febbraio del 1938 il padre Aleksandr fu arrestato e interrogato.

– Cosa pensa del potere sovietico?

– Ne sono contento.

– Ha detto il 7 gennaio ai credenti: «Ortodossi, aiutatemi! Mi fanno pagare tante tasse, non è possibile vivere. Il potere sovietico ci opprime per farci rifiutare la religione»?

– Il 7 gennaio durante l'ufficio mi sono rivolto ai credenti chiedendo il permesso di far girare in chiesa un piatto delle offerte. I credenti me l'hanno permesso, e ho raccolto una somma. Ma non ho detto di essere stato obbligato a pagare le tasse perché ci fanno rifiutare la religione.

– Durante la distruzione della vecchia chiesa ha detto: «Per la distruzione della chiesa sarete puniti da Dio»?

– No, non l'ho detto a nessuno.

– Lei riconosce la sua colpa di attività controrivoluzionarie antisovietiche?

– No. Non ho mai fatto una tale propaganda.

Il 10 marzo del 1938 il sacerdote Aleksandr Vinogradov fu fucilato e sepolto in una fossa comune ignota al poligono di Butovo nei pressi di Mosca.

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