Nel 1915 la santa Aleksandra Khvorostiannikova entrò
come novizia nella comunità delle monache di san Nicola della regione di
Kaluga. Dopo la chiusura della comunità nel 1918, visse per 2 anni nel
villaggio nativo di S'janovo della provincia di Serpukhov (regione di Mosca),
poi fece la domestica, e nel 1925 iniziò a lavorare in una fabbrica tessile.Nel 1938 fu arrestata per «propaganda contro il potere
sovietico» e fu messa in carcere. Durante l'interrogatorio confermò di aver
detto ai dipendenti della fabbrica: dal punto di vista economico, quando c'era
lo zar, i dipendenti vivevano meglio; non si deve credere ai comunisti, che
dicono che Dio non esiste; Dio esiste, e i comunisti bruceranno all'inferno; i
comunisti chiudono le chiese e mettono i sacerdoti in carcere, ma i sacerdoti
vanno difesi.
La «trojka» del NKVD la condannò a 10 anni di
detenzione presso il BAMlag, in cui morì nel 1943 e fu sepolta in una tomba
ignota.