giovedì 22 giugno 2023

Ieromartire Andronik (Nikolskij)

Lo ieromartire Andronik fu tonsurato monaco con il benestare del santo Ioann di Kronštadt. Visse da anacoreta: osservava severamente il digiuno e pregava. Portava abiti semplici, non usava la sua carrozza da alto dignitario, e donò i cavalli alla cattedrale perché i sacerdoti potessero amministrare i sacramenti. Donò tutti i suoi soldi ai poveri. Nel 1914 divenne metropolita di Perm’. Fece il missionario tra i vecchi credenti, costituì un corso per smascherare la miscredenza e il socialismo. Quando il potere contrario a Dio si mise ad attaccare la Chiesa, il santo lo smascherò con coraggio nelle sue prediche, dicendo: «
Аrriveranno alle porte delle chiese e delle sagrestie solo passando sopra il mio cadavere». Per arrestarlo fu introdotta nella città la legge marziale. Il 20 giugno fu interrato vivo e fucilato attraverso lo strato di suolo.

sabato 17 giugno 2023

Ieromartire Piotr Beliaiev

Nacque nel 1874. Dopo il Seminario teologico a Vladimir nel 1895 divenne sagrestano della chiesa della Dormizione della Madre di Dio a Karačarovo della provincia di Vladimir, e nel 1897 fu ordinato prete. Dopo il 1900 officiò nella regione di Ekaterinburg. Era noto come gran lavoratore.

Al Grande Mercoledì il 18 aprile (1 maggio) 1918 i bolscevichi fecero il comizio ateistico presso la fabbrica a Kaslinsk. Nessuno dei parrocchiani difese la chiesa.

Il 3 giugno 1918 il padre Pjotr celebrò la Liturgia e, dopo aver officiato il rito funebre di un parrocchiano, accompagnò i presenti fino al cimitero. Si sentì una sparatoria tra i militari della Guardia Rossa e milizie irregolari. Dopo essere ritornato dal cimitero il sacerdore fu arrestato e fucilato subito dopo l’arresto presso la fabbrica a Kaslinsk.

martedì 13 giugno 2023

Ieromartire Vassilij Smolenskij

Fu il sacerdote della chiesa al nome dell’Icona di Kasan’ della Madre di Dio
а Lamišino della provincia di Zvenigorod. Nel 1929 fu arrestato per l’accusa della «propaganda antisovietica» e fu deportato ad Onega. Nel 1933 è ritornò dalla deportazione e si sistemò a Kholmets della provincia di Šakhovskoe, in cui officiava nella chiesa al nome del San Nikola fino alla sua chiusura. Quando nel 1941 il borgo era occupato dai fascisti tedeschi, il padre Vassilij si riprese ad officiare. Nella sua casa si sistemò il quartiere generale tedesco. Nel 1942 a Kholmets entrò l’esercito della Guardia Rossa, e l’arciprete Vassilij fu arrestato per l’accusa di collaborazione con i tedeschi. Durante la perquisizione gli furono trovati alcuni giornali fascisti e banconote tedesche. L’arciprete Vassilij morì nell’ospedale della prigione di Taganka e fu sepolto in una tomba ignota.