Quando fu avviato il censimento della popolazione dell'Unione sovietica,
padre Ioann disse ai parrocchiani di scrivere sul questionario che erano
ortodossi.
Il 23 agosto 1937 fu arrestato e accusato di «celebrare sacramenti,
viaggiare tra villaggi e fare propaganda per riaprire le chiese».
All'interrogatorio padre Ioann si comportò con coraggio, e non rinnegò la sua
dignità di sacerdote.
Il 6 ottobre 1937 fu
fucilato a Slutsk.
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