venerdì 14 aprile 2023

Ieromartire Serghij Zavarin

Nacque nel 1885 a Voznessenskoie della regione di Yaroslavl in una famiglia sacerdotale. Dopo il Seminario teologico di Yaroslavl fu ordinato prete ed officiò a Kopor’je, poi fu mandato alla parrocchia di suo padre.

A partire dal 1927 il nuovo potere lo sottopose a grandi multe per ragioni assurde, cercando di fargli perdere la dignità di sacerdote, chiedendo ai falsi testimoni di scrivere delazioni, accusandolo di resistenza alla collettivizzazione.

Nel 1937 fu arrestato durante l’ufficio divino e dopo la perquisizione della casa fu mandato in prigione insieme ai suoi 2 figli.

La «trojka» dell’NKVD lo condannò a 10 anni di detenzione in un campo di lavori forzati.

L’arciprete Serghij Zavarin morì in detenzione il 14 aprile 1938 e fu sepolto in una tomba ignota.

martedì 11 aprile 2023

Ieroconfessore Mikhail Viktorov

Nacque nel 1871 a Bološnevo, nella provincia e regione di Riasan’, nella famiglia dell’arciprete Ioann Viktorov. Finì il Seminario teologico di Riasan’, dopodiché fu ordinato chièrico della chiesa a Bološnevo. La chiesa era stata costruita con l’attiva partecipazione del suo primo parroco, l’arciprete Ioann Viktorov, e non c’è da sorprendersi che il sacerdote Mikhail abbia continuato il servizio di suo padre come parroco.
Fu arrestato il 17 gennaio 1930. Fu condannato a 3 anni di campi di concentramento al Nord. Fu mandato al campo speciale a Solovki, in cui mori dopo 3 anni, quando l’amministrazione giunse il documento della sua liberazione.

venerdì 7 aprile 2023

Patriarca Tikhon


Il futuro Patriarca Tikhon si chiamava al secolo Vassilij Bellavin. Nacque il 19 gennaio / 1 febbraio a Klin nei pressi di Toropets nella regione di Pskov, nella famiglia del sacerdote della chiesa di Trasfigurazione. Passò la sua infanzia tra i contadini, dei quali vide il lavoro.

Finì il Seminario a Pskov, quindi l’Accademia Teologica a San Pietroburgo.

Nel 1888 fu inviato come insegnante al Seminario Teologico a Pskov.

Nel 1891 fu tonsurato monacò con il nome Tikhon, in onore del suo santo preferito, Tikhon di Zadonsk. Fu ordinato ieromonaco e mandato al Seminario di Kholmsk (Diocesi di Varsavia), in cui divenne il rettore. A 31 anni, nel 1897, fu consacrato vescovo di Lublin, il vicario della diocesi di Varsavia.

Poco dopo fu nominato arcivescovo di Alaska (USA). Officiava in lingua inglese, in cui scrisse molti testi di officiature.

Nel 1907 l’arcivescovo Tikhon fu inviato alla Diocesi di Yaroslavl (Russia).

Il 22 dicembre 1913 fu inviato alla Diocesi di Vilno.

Il Concilio di tutta la Russia deliberò di ripristinare la carica di patriarca, scelto con il sorteggio.

Il 5/18 novembre 1917 alla Liturgia nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, davanti all’icona della Madre di Dio di Vladimir, portata appositamente dalla Cattedrale dell’Assunzione del Cremlino, fu messo lo scrigno con i nomi dei candidati. Dopo la Liturgia l’abate dell’eremo di Smolensk, lo ieromonaco asceta Alexij, estrasse il nome. Il futuro ieromartire metropolita di Kiev Vladimir pronunciò ad alta voce: «Il metropolita Tikhon». L'intronizzazione del Patriarca Tikhon fu compiuta nel giorno dell’Ingresso al tempio della Madre di Dio nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino a Mosca.

I bolscevichi presero quindi il potere. I rapporti tra la Chiesa Ortodossa Russa e i bolscevichi furono conflittuali. Il Patriarca Tikhon fu sottoposto agli arresti domicialiari nel monastero Donskoj a Mosca.

Morì il 25 marzo / 7 aprile 1925.

mercoledì 5 aprile 2023

Ieromartire Konstantin Sniatinovskij

Nel 1888 fu ordinato prete della chiesa del santo metropolita Piotr di Mosca a Pereslavl-Zalesskij e qui officiò per 30 anni. Era noto come predicatore e benefattore generoso. Dopo il colpo di stato il potere nella città fu preso dal commissario Sokolov, che nel descrivere i beni del «paradiso comunista» diceva al popolo che il nuovo potere «trasforma in pani pure le pietre». Nel febbraio 1918 nella città si esaurirono tutte le riserve. I dipendenti dello stabilimento «Eco rosso» dopo aver raccolto molte pietre arrivarono al palazzo del Comune e chiesero a Sokolov di adempiere alla sua promessa. Il «taumaturgo» fuggì, e una spedizione punitiva schiacciò la rivolta popolare. Padre Konstantin fu arrestato ed ucciso, il suo corpo fu lasciato per strada. Le circostanze della sua morte furono confermate al Concilio di tutta la Russia negli anni 1917–1918.